Paesaggi dell'Arte

Il Festival Paesaggi dell'arte approda in uno degli angoli più suggestivi di Tarquinia con due serate dedicate al Mediterraneo, alla sua poesia, ai suoi riti e alla sua musica

Locandina Paesaggi dell'Arte
© Comune di Tarquinia - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Cos'è

Due concerti all’aperto, immersi nell’atmosfera senza tempo dell’antico borgo medievale, che raccontano il Mediterraneo attraverso linguaggi musicali profondamente diversi ma uniti dallo stesso desiderio di attraversare confini, evocare memorie e costruire ponti tra culture.

  • La cantautrice Rachele Andrioli porta in scena Leuca, concerto in solo tratto dal suo recente album omonimo. Un viaggio musicale in cui la voce si fa strumento rituale e visionario: accompagnata da tamburi a cornice, scacciapensieri, corde, flauto armonico e loop station, l’artista salentina crea un universo sonoro che affonda le radici nella musica popolare e nelle sonorità del Mediterraneo più profondo. Leuca – nome del capo estremo del Salento, punto di fine e inizio – è metafora di un’esplorazione artistica che nasce dalla propria terra ma guarda lontano, trasformando la tradizione in materia viva, urgente e contemporanea.
  • Il contrabbassista Salvatore Maltana e il chitarrista Marcello Peghin, due colonne della scena jazz e world sarda, approdano a Tarquinia con Insulae Songs: una navigazione musicale che parte dalla Sardegna e abbraccia le isole e le coste del Mare Nostrum. Il concerto alterna composizioni originali e riletture della musica popolare mediterranea, con arrangiamenti moderni e inserti elettronici che amplificano la potenza evocativa dei suoni. Tra i momenti centrali, due suite: Mediterranean Suite, che unisce le sonorità della Grecia e della Corsica; Sa Festa Suite, dedicata ai due momenti centrali della festa sarda: il canto sacro e il ballo tradizionale Un progetto originale Insulæ Lab - Centro di Produzione Musica che racconta il Mediterraneo come mare di voci, radici e migrazioni, dove la musica antica popolare trova nuove forme di espressione e dialogo.

A chi è rivolto

Adulti
Anziani
Giovani

Luogo

Santa Maria in Castello

Chiesa di Santa Maria in Castello
1121 – 1208
Cattedrale fino al 1435; successivamente in abbandono, ebbe alterne vicende e fu più volte restaurata. La costruzione di questo edificio che domina con la sua imponenza la vallata del fiume Marta sino al Mar Tirreno, risale all’anno 1121; venne portata a termine nel 1208 e solennemente consacrata alla presenza di dieci vescovi. Di stile romanico, costruita sulle preesistenze della Cappella altomedievale di S. Maria ad rupes, presenta l’interno a tre navate sostenute e divise tra loro da una serie di semi colonne ornate da fasce e capitelli in nenfro. Il pavimento si compone di eleganti mosaici di stile cosmatesco dei quali oggi rimangono solamente delle tracce. Nella navata a destra si trova uno splendido fonte battesimale a pianta ottagonale del tipo ad immersione. Denuncia influenze d’oltralpe, lombarde e arabe. Notevoli anche il ciborio e l’ambone. La facciata a terminazione rettilinea con campanile a vela ha tre portali ad arco a tutto sesto, una bifora e due monofore soprastanti cosmateschi. La parete esterna sinistra, decorata da paraste con archetti pensili e peducci in nenfro, ha dieci monofore. In alto nella parete centrale un rosone di tipo lombardo cui corrisponde nella parete opposta un oculo. Sul dirupo si impostano le tre absidi (poligonale la centrale, quelle laterali circolari irregolari). La parete esterna destra è rafforzata da un contrafforte a scarpa. Alcune epigrafi e iscrizioni coeve all’edificio ne documentano la storia (committenza, finanziamenti, clero, maestranze e artisti) e la politica cittadina nei secoli XII – XIII. Chiesa Collegiata e quindi retta da un priore con cappellani e canonici, iniziò a decadere dal 1435, anno in cui Papa Eugenio IV conferì il titolo di cattedrale alla chiesa di Santa Margherita. Nel XVI secolo vi dimorarono i Padri Carmelitani prima e quindi i Padri Conventuali e l’edificio subì vari restauri. Nel 1809 fu abbandonata dai religiosi in virtù del decreto imposto dal governo napoleonico. Nel 1819 un forte terremoto fece crollare la splendida cupola emisferica che si alzava sopra un tamburo cilindrico decorato all’interno ed all’esterno da colonnine in marmo reggenti una successione di archetti ciechi. Dal 1975 la chiesa è stata dichiara monumento nazionale.

Santa Maria in Castello, Via di Porta Castello , 01016 Tarquinia Italia

 Chiesa di Santa Maria in Castello

Date e orari

2025 06 Giu

Inizio evento 21:30 - Fine evento 23:00

2025 07 Giu

Inizio evento 21:30 - Fine evento 23:00

Costi

GRATUITO

Ingresso gratuito

Contatti

Organizzatori

04° Settore - Attività culturali, Sport, Turismo, Rapporti con l’Università, Valorizzazione Aree archeologiche, Politiche giovanili, Orientamento al lavoro

Attività e Manifestazioni Culturali, Biblioteca Comunale, Museo, Archivio Storico, Rapporti con l’Università, Valorizzazione Aree Archeologiche e Beni Culturali, Sport, Promozione Turistica e Sportello Informazioni Turistiche, Gemellaggi, Politiche Giovanili, Orientamento al lavoro

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